Cappotto termico, spunta una tassa? I dettagli

Per arrivare il cappotto termico nella propria abitazione bisogna pagare una tassa? Ecco qual è la verità e cosa devono fare i cittadini

Un tipo di intervento di coibentazione termica di un edificio. Questa è la definizione più chiara e concisa di cappotto termico. Si può aggiungere e dire che la coibentazione a cappotto consiste per di più nell’applicazione di una serie di pannelli isolanti, che appunto isolano l’edificio dall’esterno, tenendolo maggiormente protetto e senza alcun dubbio più sicuro. Questa soluzione infatti permette di proteggere l’edificio sia dal freddo che dal caldo. Dunque un qualcosa che vale per tutte le stagioni e per tutti i periodi dell’anno, ma ovviamente che è molto importante soprattutto d’inverno. quando le temperature si abbassano.

tassa cappotto termico

Mentre, essendo ormai arrivata la stagione più fredda, ci si chiede in particolar modo quando convenga accendere i termosifoni, in modo da risparmiare il più possibile e di spendere il giusto, ciò di cui si sta parlando è inevitabilmente un qualcosa di molto dedicato e di particolare. Infatti sembra che, per avere il cappotto termico, occorra pagare una vera e propria tassa. Ma è davvero così? Non resta che entrare nello specifico e nel dettaglio per cercare di spiegare e di analizzare la situazione, arrivando a quella che è la verità. Perché, mai come in questo caso, la curiosità non può non essere tantissima.

Tassa cappotto termico, dov’è la verità? I dettagli

In molti, quando si pensa di proteggersi dall’esterno e dalle temperature troppo alte o troppo basse, pensano ai doppi vetri da mettere alle proprie finestre. La protezione che però riesce a dare e a donare il cappotto termico è sicuramente di un livello molto più elevato. Ma che cosa si sa su questa suddetta tassa? Molto pare essere legato in particolar modo a quello che è ’ispessimento della parete dell’edificio. Infatti è quest’ultimo che determina un’occupazione di suolo pubblico maggiore rispetto alle dimensioni precedenti ai lavori. Questo è quanto riporta e decide una delibera de Comune di Civitanova Marche. Insomma, la questione è, in parole povere, quella dell’occupazione del suolo pubblico, che molto spesso ha fatto discutere, creando non poche spaccature e divisioni.

Ma, nel dettaglio, che cosa ha stabilito il provvedimento comunale tanto discusso e chiacchierato? Nella delibera viene detto con molta chiarezza che, gli interventi edilizi volti a migliorare quello che è l’efficientamento energetico e che non rientrano in una semplice demolizione con ricostruzione, è prevista una speciale concessione dal Servizio OSAP. Quest’ultima ha tra l’altro una durata massima di 29 anni, ma vi è comunque una possibilità di rinnovo, legata alla presentazione di una domanda. Insomma, spiegato in modo molto chiaro e senza troppi giri di parole, il cappotto termico va creare una sorta di occupazione in più sul suolo pubblico e tale occupazione in più deve essere pagata anticipatamente, con una somma che è pari all’importo dovuto con riferimento a tutto il periodo di concessione. La decisione dunque è in capo al singolo Comune, che deve decidere se imporre la tassa o concedere quest’occupazione del suolo pubblico a titolo gratuito. Un tema molto delicato, complesso e che appare destinato a far parlare tantissimo, specie in un periodo in cui, a causa del Superbonus, l’argomento lavori edilizi ha letteralmente spaccato il mondo politico e l’opinione pubblica.

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