2023 un anno di Guerre, ecco le zone più a rischio

Nel 2023 potrebbe essere ancora il fortissimo rischio di guerre. Infatti, tra le zone a rischio, non c’è solo l’Ucraina

Il 2022 è stato senza alcun dubbio un anno molto complicato e difficile. Fin troppo chiaro il riferimento alla guerra in Ucraina. Il conflitto dura ormai da tantissimi mesi e, nonostante i molteplici tentativi di mediazione, non si riescono, quantomeno a oggi, a intravedere soluzioni e vie d’uscita pacifiche. Ma, a questo punto, che cosa bisogna attendersi e aspettarsi dal 2023?

(Fonte Foto: 125Parole)

La sensazione è che anche questo sarà un anno fortemente caratterizzato da guerre, da controversie e da vicissitudini a livello internazionale. E per di più di zone a fortissimo rischio, da tenere sotto controllo e sotto osservazione, ce ne sono tantissime e tutte sono a dir poco strategiche sotto svariati punti di vista. Il pensiero va a quanto sta succedendo in Iran, ma anche ai Balcani. Non resta comunque che entrare nello specifico e nel dettaglio di questioni che non possono non interessare tutti.

Guerre nel 2023, quali sono le zone più a rischio?

Mentre quanto si sta vivendo in Ucraina ha finito per condizionare le nostre vite, con gli aumenti delle bollette di luce e gas, sotto la luce dei riflettori c’è stata e c’è finita anche la crisi del Nagorno-Karaback, la regione contesa da Azerbaigian e Armenia. Le tensioni sono in realtà cominciate già durante la scorsa estate, con alcuni attacchi dell’esercito azero, arrivato fino in territorio armeno. Anche in questo caso il mondo si è letteralmente spaccato in due, con Baku che può contare sul supporto dell’UE, anche per questioni meramente energetiche, ed Erevan che gode, nemmeno a dirlo, dell’appoggio di Mosca. I blocchi stradali dei soldati azeri denunciati dal governo armeno fanno pensare che l’attacco militare dei primi possa arrivare a breve, molto probabilmente a Primavera.

Non di poco conto anche quanto sta accadendo a Taiwan. Secondo l’Atlantic Council, nel 2023 ci potrebbe essere una grave crisi proprio in questa zona, con protagoniste Stati Uniti e Cina. Un rischio potrebbe essere rappresentato dalle posizioni anti Pechino del Congresso Usa, ora divenuto sempre più a maggiore trazione repubblicana. Restando in Asia, un occhio di riguardo ci sarà per le tensioni, mai realmente sopite, tra le due Coree, e per quanto sta accadendo in Iran. Le proteste della popolazione vanno avanti ormai da settimane e settimane, ma a preoccupare è il fatto che Teheran sia ormai a un passo da avere un vero e proprio arsenale nucleare. Un pericolo di non poco conto. Difficile però un intervento militare per cercare di frenare tutto ciò e questa sorta di corsa agli armamenti del Paese asiatico.

Da attenzionare anche le guerre civili in alcune zone del Medio Oriente, come lo Yemen,e la questione dei curdi. Un discorso a parte però merita la zona più vicina all’Europa e all’Italia, ossia il Kosovo. Le vicissitudini con la Serbia, che ha fatto affidamento su Russia e Cina nel suo tentativo di mantenere la rivendicazione sulla sua ex provincia, riconosciuta da Ue e Usa come stato indipendente, aumentano di giorno in giorno. E la situazione pare davvero sull’orlo di un conflitto armato, anche perché la guerra in Ucraina sembra quasi aver riacceso una controversia mai spenta. Insomma, il 2023 rischia di essere molto delicato dal punto di vista delle relazioni internazionali. Non resta che attendere quello che succederà.

 

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