Caro bollette, aumenti ingiustificati su luce e gas: Antitrust indaga sulle società

Il caro bollette che ha invaso gli italiani in quest’ultimo anno potrebbe aver visto degli aumenti dei prezzi ingiustificati. Per questo motivo l’Antitrust ha avviato dei procedimenti su sette società per i contratti di luce e gas. 

L’aumento dei prezzi di luce e gas è stato in crescendo durante tutto l’anno corrente. Una crisi energetica che ha reso le bollette energetiche impagabili per milioni di famiglie e imprese in tutta Europa, Italia compresa. Un aumento dovuto alla crisi sanitaria avuta con la pandemia da covid e soprattutto con lo scoppio della guerra di Ucraina dopo l’invasione russa. Ma, pare che non tutte le società abbiano apportato aumenti consoni.

caro bollette
fonte foto: Canva

Nei mesi scorsi abbiamo visto un aumento a livello globale dei prezzi all’ingrosso su energia e gas. Ciò ha significato che le famiglie italiane, così come quelle di tutto il vecchio continente, hanno dovuto affrontare un caro bollette da record. Visto che ci sono stati prezzi salatissimi per molte famiglie ed imprese. Con i più vulnerabili economicamente sicuramente più esposti alla povertà energetica.

Tuttavia, la notizia dell’ultima ora riguarda il comportamento adottato da alcune compagnie energetiche. Proprio per questo motivo, la legislazione antimonopolistica, conosciuta come Antitrust, sta indagando su 7 società. L’intervento si muove dietro ad alcune modifiche contrattuali del prezzo di luce e gas che sono state fatte. Tanto che si parla anche di “aumenti ingiustificati”. Andiamo a vedere quali sono le società al vaglio.

Caro bollette, quali sono le società indagate dall’Antitrust?

La notizia recente vede l’Antitrust indagare su alcune modifiche dei contratti di luce e gas che sono state effettuate da alcune compagnia energetiche negli ultimi mesi. L’autorità è intervenuta per tutelare le famiglie italiane che sono sensibilmente preoccupate dalla crisi energetica. Proprio per questo motivo è stata aperta una istruttoria nei confronti di 7 società.

Si tratta di aziende di punta per la fornitura di energia elettrica e gas naturale sul mercato libero. Le società sotto indagine sono Enel, Eni, Hera, Edison, A2A, Acea ed Engie. Tutte loro, queste compagnie insieme rappresentano l’80% di tutto il mercato. L’autorità è intervenuta per richiamare all’ordine queste società, tanto che ha adottato dei provvedimenti cautelari. Questi proprio dietro alcune proposte di modifica del prezzo di luce e gas.

Il richiamo dell’Antitrust

La nota ufficiale dell’Antitrust che spiega le mosse che sta facendo arriva in seguito ad alcuni interventi nella preistruttoria fatti su 25 società. Da questa verifica era emerso che circa metà di queste imprese ha rispettato la legge, revocando gli aumenti illeciti ed evitando di modificare le condizioni contrattuali.

Tuttavia, a quanto pare, alle 7 società sopra indicate viene contestata una “mancata sospensione delle comunicazioni di proposta di modifica unilaterale delle condizioni economiche. – come viene riportato dalla nota dell’Antitrust – E le proposte di aggiornamento o rinnovo dei prezzi di fornitura giustificate sulla base della asserita scadenza delle offerte a prezzo fisso”.

Proprio per questo motivo l’Antitrust ha fatto un richiamo ufficiale. Invitando così le società a sospendere subito l’applicazione delle nuove condizioni economiche e quindi ripristinare i prezzi precedenti, provvedendo a dare un avviso preventivo all’autorità. La legislazione antimonopolistica si muoverà entro sette giorni per pronunciarsi su provvedimenti cautelari eventuali.

Caro bollette, perché i prezzi si sono alzati?

Per spiegare il rialzo delle bollette di luce e gas possiamo partire da un discorso generale. Le compagnie energetiche pagano un prezzo all’ingrosso per acquistare il gas e l’elettricità che vendono ai consumatori. Come ogni mercato, questo può salire o scendere, in quanto è guidato dalla domanda e dall’offerta. In genere, i prezzi aumentano in risposta all’aumento della domanda di riscaldamento e illuminazione in inverno e diminuiscono in estate.

I prezzi hanno iniziato a salire al di sopra dei livelli storicamente normali lo scorso settembre, dietro il lockdown dovuto alla pandemia da covid. E sono aumentati ulteriormente dopo l’interruzione dell’offerta legata all’invasione russa dell’Ucraina iniziata il 24 febbraio.

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