Truffa del pacco, pericolo a Natale: ecco come riconoscerla

Il periodo natalizio porta a prendere regali soprattutto online. Ed è proprio qui che si inseriscono i truffatori con la truffa del pacco ‘in giacenza’. Vediamo come funziona e come riconoscerla.

Nel corso del tempo, gli hacker hanno sempre più trovato una strada per mettere in pratica le proprie tecniche. Si sono saputi adeguare perfettamente al cambio dei tempi. E, nonostante la continua informazione in merito, continuano a mietere vittime. Ora con il Natale, il dato potrebbe aumentare.

Truffa pacco
Fonte foto: Canva

Durante il periodo di Natale, gli acquisti online aumentano di tono. Ed è proprio in questo ambito che si inseriscono gli hacker. I cybercriminali, infatti, sanno quando e dove colpire. In questo caso, la tecnica usata è comune e riguarda quella del phishing. Una tecnica che avviene tramite SMS o e-mail e che può svuotarti in pochi passi.

Nel corso di queste ultime settimane, sono state tante le frodi che hanno fatto segnalare numeri altissimi di vittime. L’ultima riguarda utenti con la carta di credito in scadenza. Questa volta, collegandoci agli acquisti online, tutto avviene con un messaggio che avvisa che il pacco si trova in stato di ‘giacenza‘.

Truffa del pacco ‘in giacenza’, l’allarme della Polizia Postale

Molto spesso le truffe hanno in loro una modalità molto semplice da svolgere. Come detto, alla potenziale vittima arriva un messaggio dove si avvisa di una consegna che è stata fermata. Per farla ripartire bisogna mettere i propri dati dopo aver cliccato il link presente all’interno della comunicazione.

Il primo dettaglio che può ingannare riguarda il fatto che la mail pare inviata ad un account affidabile. Molto spesso, infatti, i truffatori si travestano da enti noti oppure da corrieri. Inoltre, secondo alcuni dati esposti dalla Polizia Postale, la truffa pare abbia più successo se l’e-mail è letta dal cellulare. In questo caso si consiglia di leggere la comunicazione da pc così da vedere chiaramente l’indirizzo.

Sia l’oggetto che il messaggio indicano chiaramente lo stato del pacco. A seguire si enuncia anche il motivo che ha portato al fermo. Questi possono essere vari si va dalla mancanza di alcune informazioni fino alla richiesta di seguire la spedizione. Sempre come comunicato dalla Polizia Postale, in certi casi il testo invita ad agire velocemente prima che il pacco torni indietro. Il limite temporale che i criminali inseriscono è di 48 ore.

Come riconoscere la frode?

Oltre il normale testo, ci sono alcuni aspetti che vanno assolutamente considerati. Particolare attenzione al collegamento ipertestuale. Questo, infatti, non presenta nella maggior parte dei casi la certificazione SSL, inizia solo con “http”.

La Polizia Postale, aggiunge, che il miglior modo di difendersi è quello di non cliccare sul link presente nella comunicazione. Questo riporta ad una pagina, ovviamente, fasulla che invita la potenziale vittima ad effettuare un pagamento per sbloccare la situazione. Se si concede il pagamento, gli hacker avranno accesso ai dati della vittima.

La truffa di Natale, inoltre, non si verifica solo tramite e-mail ma anche tramite SMS. In quest’ultimo caso, la strategia è quella di bloccare il mittente o i mittenti nel caso ci fossero più messaggi da numeri diversi. Inoltre, in certi casi si possono innescare delle “catene di Sant’Antonio” cliccando sui link. Con l’utente infettato che invia, in modo inconsapevole, ai suoi cantanti alcuni messaggi. La soluzione, qui, è formattare il dispositivo e cambiare le password.

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