Addio al reddito di cittadinanza? / POS è caos / Mattarella fermo sul PNRR: tutta la politica in 125 parole

Una settimana incandescente per la politica italiana che ha visto protagonisti sia i partiti di maggioranza che di opposizione confrontarsi sui temi più caldi: dal reddito di cittadinanza al Pos, passando per il piano nazionale Pnrr. 

Quella appena trascorsa è stata una settimana all’insegna della cultura. Regna il caos per quanto riguarda le novità sulla legge di Bilancio 2023, manovra che sta creando malumori un po’ ovunque. Mentre il governo di centro destra ha deciso di dare uno stop al bonus cultura per i ragazzi e le ragazze con 18 anni, Giorgia Meloni ha presenziato alla prima della Scala di Milano, luogo fulcro della cultura di questo paese.

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Tanti sono i temi della politica italiana che sono stati discussi in questa settimana dell’Immacolata che è appena trascorsa. Argomenti discussi e battagliati da maggioranza e minoranza, dove non sono mancate dichiarazioni da parte dell’ex premier Giuseppe Conte al leader di Azione Carlo Calenda. Sono intervenuti più volte anche Matteo Salvini e Sergio Mattarella.

Tra i temi più ‘caldi’ della settimana c’è sempre il reddito di cittadinanza, prossimo alla cancellazione secondo le volontà del governo Meloni. Si è discusso molto anche per quanto riguarda il contante ed il Pos, la cui soglia è salita a 60 euro. Così come si è parlato tanto anche del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

“Salvare” il reddito di cittadinanza: il tour di Conte

È partito all’inizio della settimana il tour di Giuseppe che ha come obiettivo quello di “salvare” il reddito di cittadinanza dalle manovre del governo di centrodestra. L’obiettivo del leader del M5s è quello di tutelare la dignità di tutte quelle persone che hanno bisogno del RdC. “La povertà non è una colpa”, ha rivendicato l’ex premier proprio a Napoli, dove è intervenuto alla manifestazione Slc-Cgil.

Conte ha sottolineato che, togliere il reddito a famiglie e persone che ne hanno bisogno, sarebbe un “disastro sociale”, oltre che toglierebbe la dignità a tantissimi individui. L’addio all’assegno è una manovra che è stata prevista dal governo Meloni all’interno della legge di Bilancio. Un processo che avverrà gradualmente, ma alcuni soggetti sono a rischio già a gennaio 2023.

Caos contante e Pos: Salvini rivendica le scelte, Calenda e Conte contrari

Continua a regnare un bel caso per quanto riguarda la nuova manovra dell’esecutivo che riguarda il contante ed il Pos. È acceso il dibattito che riguarda l’aumento della soglia di 60 euro per gli acquisti che si possono fare con il contante, esonerando i commercianti dall’obbligo di Pos. Una manovra che è andata di pari passo con l’innalzamento del tetto per i movimenti in contanti che sono stati portati a 5.000 euro.

Una manovra che è stata rivendicata da Matteo Salvini che è intervenuto per sottolineare che ognuno è libero di pagare come vuole. A rispondere alle sue parole è stato Giuseppe Conte, tra gli altri, che ha spiegato che la vera libertà è quella di poter pagare non solo con il contante, ma anche con il Pos. Dura è stata la reazione di Carlo Calenda che è ha detto che quelle del leader della Lega sono “tutte sciocchezze”.

Pnrr, Meloni: “Va rivisto”, Mattarella: “Piano va onorato”

La politica italiana ha aperto la discussione anche per quanto riguarda il piano nazionale di ripresa e resilienza. Giorgia Meloni, durante un intervento fatto al festival della Regione a Milano, ha spiegato che in merito al Pnrr non basta solo rinegoziare con la Commissione Europea. È un piano che secondo lei non basta e che l’UE deve fare di più, soprattutto per quanto riguarda il caro energia.

Ad intervenire sul tema è stato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha voluto sottolineare quanto sia importante onorare l’impegno preso con Bruxelles. E che sarà complicato rivedere il piano in sede europea. Ci ha poi tenuto a spiegare che la ripresa ed il futuro italiano ripartirà proprio dal Pnrr. Ed è importante quindi che l’impegno delle istituzioni converga in una unica direzione.

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