Tecnologia, tanti flop clamorosi: i dispositivi che hanno fatto la storia, in negativo

La tecnologia è un comparto davvero ampio e formato sempre da nuove intuizioni. Le idee, però, non sempre portano a qualcosa di positivo. Nella storia ci sono stati dei flop davvero clamorosi. Vediamo insieme tutti i dispositivi che hanno fatto, in un certo senso, la storia.

Il settore tecnologico, nel corso del tempo, ha dato spazio sempre a nuove soluzioni e idee. Come ben sappiamo, ogni volta che un dispositivo prende vita le aspettative sono elevante. Non sempre, però, queste riescono poi a diventare principali nella vita quotidiana degli appassionati. Anzi, alcuni si sono rivelati degli autentici flop.

Flop tecnologia
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La tecnologia è ormai una parte integrante della nostra esistenza. Ci sono anche alcune fiere che permettono di dare lustro ai prodotti che ogni anno si affacciano sul mercato. Proprio una di questa, la CES di Las Vegas, si è dato vito vita ad una mostra in cui ci sono tutti i dispositivi che hanno, in qualche modo, segnato questo ambiente. Dal 1967 in poi, sono tanti i dispositivi che si sono mostrati ma alcuni non hanno innescato l’effetto sperato.

Ci sono tantissimi dispositivi che hanno rivoluzionato la nostra vita e sono stati presentati proprio alla manifestazione di Las Vegas. Pensiamo ai videoregistratori, compact disc, Nintendo Snes e molti altri ancora. C’è anche un premio, l’innovation award, che è concesso a chi dimostra di avere idee che segnano i tempi. Per dare vita a qualcosa di unico non ci vuole solo l’idea ma anche intuizione e fortuna dato dal periodo storico. Per questo Prelaunch, la piattaforma che analizza il lancio migliore sul mercato dei prodotti, ha dato vita ad una mostra dei flop tecnologici. Quanto messo in evidenzia rappresenta un record: è la prima volta che si verifica nella storia.

Tecnologia, tanti i flop tecnologici nel tempo: alcuni dispositivi non li ricorderai

Nel tempo, il mercato tech ha avuto l’ingresso di tantissimi dispositivi. Idee concrete che si sono materializzate in un prodotto. Alcuni, però, non hanno avuto l’apprezzamento che i creatori speravano. Il primo flop porta il nome di Twitter Peek: un device dedicato solo a quel social. Un’idea del 2009 che ebbe decisamente scarsi risultati.

Passiamo all’Apple iPod hi-fi. Creazione del 2006 e che riguarda uno speaker per iPod. Questo è durato solo un anno nei negozi della casa produttrice. Poi ha lasciato il passo ad altri marchi. Anche in casa Amazon qualcosa non è andato per il verso giusto. Parliamo di Amazon Fire Phone, uscito nel 2014. Oltre al costo non permetteva di usare piattaforme come Google Maps. Un fallimento da 170 milioni di dollari. Tornando in casa Apple, pochi ricorderanno Apple Pippin uscito nel 1995. Il dispositivo riguardava il mondo dei gaming. Il flop è stato causato dal “troppo”: troppi videogiochi e troppo alto il prezzo.

In casa Microsoft, il flop porta il nome del Kin One. Dispositivo lanciato nel 2010 e pensato per gli amanti dei social. Alla fine, è durato sul mercato solo 4 mesi. Rimanendo in casa Microsoft altro flop porta il nome di Microsoft Zune. La casa produttrice ha cercato di seguire il filone creato da Apple con iPod. Il risultato è stato diverso perché Zune, nonostante avesse delle buone carte da giocarsi, non è riuscito a competere.

Spostiamoci in Corea con un prodotto lanciato nel 1995: il Nintendo Virtual Boy. Una console con visore 3D. Una vera innovazione dato che la realtà virtuale, all’epoca, era lontanissima. Molti utenti, complice la grafica rossa e nera, risentirono fisicamente della console. altro flop di Nintendo riguarda la Wii U. Dal successo della Switch al flop della Wii U il passo è breve. La console ha dovuto cedere nella sfida contro Xbox One e PlayStation 4. Tra i motivi il pad considerato grande e pochi titoli.

Chiudiamo con due prodotti: uno di casa Nokia e l’altro di Sony. Il primo è il N-Gage Qd. Dispositivo nato nel 2003 che provava ad unire il gaming con l’ambito smartphone. I risultati non furono degni di nota perché era un ibrido inconsistente. Anche nella sua seconda versione. Concludiamo con il Sony Google tv remote. Presentato nel 2012 come un telecomando per dare il via alla smart Tv. Peccato, però, che il prodotto presentava ben 88 pulsanti. Troppi anche per i più affezionati alla tecnologia.

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