Perché “Pioli is on fire”: così è nato il del tormentone del 2022

La cantano tutti, tutti ne parlano, anche i giornali stranieri la menzionano quando raccontano del nostro Paese. “Pioli is on fire” è davvero il tormentone musicale del momento. Cerchiamo di capirne i motivi e l’origine reale.

Un allenatore silenzioso, di poche parole, straordinariamente concreto Stefano Pioli. Un manager che, al di là di tutte le attese, è stato capace di riportare il Milan sul tetto calcistico d’Italia e regalare un nuovo scudetto ai rossoneri. Parliamo di Stefano Pioli, il nuovo idolo dei tifosi rossoneri. L’uomo capace di aprire un nuovo ciclo.

Pioli is on fire
Pioli is on fire

Ebbene, lo scorso agosto, il Dj francese Bob Sinclair, durante un suo concerto a Padova, ha avuto modo di scoprire, con estrema sorpresa, quale calda passione si celasse da parte dei tifosi rossoneri per l’allenatore capace di ricondurre il Diavolo allo scudetto.

Non voleva crederci, Sinclair, quando il pubblico italiano del suo concerto ha cominciato a modificare la canzone originale di Gala, “Freed from Desire”, diventata “Pioli is on fire” per il popolo milanese. Per la verità, la curva rossonera non è l’unica ad aver ripreso il motivo del popolarissimo brano di Gala, eppure i tifosi del Milan hanno un merito: la loro versione è davvero la più singolare e la più conosciuta.

Come dimenticare i cori dei caldissimi sostenitori nord irlandesi a Euro 2016, quando, partendo sempre dal medesimo motivo, inneggiavano le parole “Will Grigg’s on fire”, dedicandole, di fatto, all’ex calciatore del Wigan.

Ma qualcosa, nel mondo musicale del web, ha fatto sì che la versione milanista avesse un impatto, chissà perché poi, più forte degli altri, anche se non sono state poche le curve dei tifosi europei che hanno adottato e fatto proprio il brano di Gala, che di certo in questo modo è esploso ancora di più a livello di popolarità.

“Pioli is on fire”: ecco come è nato un tormentone

Nessuno potrà dimenticare, e in fondo hanno fatto il giro d’Europa, le immagini di mister Stefano Pioli che cantava il brano “Pioli is on fire”, celebrando in un certo senso anche se stesso, oltre che i suoi ragazzi, dopo il nuovo scudetto, con i 70mila di San Siro.

Ancora oggi “Pioli is on fire” è la canzone che i tifosi chiedono e vogliono ascoltare prima di ogni gara interna. In fondo nemmeno lo stesso Stefano Pioli, il vincitore silenzioso, avrebbe immaginato che questo brano, che lo vede in un certo senso protagonista, diventasse così famoso e addirittura si trasformasse in un tormentone.

Nulla, però, è nato a caso. Pioli, che intanto ha ottenuto anche un adeguamento di contratto con la nuova stagione, ha sempre sostenuto che i suoi ragazzi avevano e hanno il fuoco dentro, rosso come la passione, rosso come il calore, rosso come i colori del Milan. Un Milan in fondo ancora in corso per un nuovo scudetto, anche se la marcia del Napoli, per ora, sembra non avere rivali.

E mentre il bomber francese Giraud spera di alzare la coppa del mondo e di portarla a Milano, dopo averla conquistata in Qatar con la nazionale transalpina, anche i giornali stranieri hanno voluto indagare sul tormentone “Pioli is on fire”, e la cosa tutto sommato ha fatto sorridere sia Gala che Bob Sinclair, che ha promesso che al prossimo concerto italiano la canterà personalmente, invitando i tifosi del Milan a continuare con la loro passione.

In fondo non importa che le parole siano state cambiate: quando dietro un brano si cela una storia, ancor di più un trionfo sportivo, e quando un popolo come quello dei tifosi rossoneri lo fa proprio, ecco che il tormentone è servito.

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