Multe, salgono gli importi: l’aumento sarà legato al reddito

Si starebbe valutando una vera rivoluzione in ambito di multe. La valutazione è fatta su un oggetto di proporzionalità che porta poi alla sanzione. Vediamo tutti i dettagli sul possibile cambiamento.

Il Codice della Strada è fondamentale per la conduzione in strada. Le regole sono tante e le sanzioni possono variare in base all’infrazione che si commette. Proprio sul possibile importo, però, qualcosa potrebbe cambiare e potrebbe legarsi al reddito. L’ipotesi è stata lanciata da Galeazzo Bignami, viceministro delle infrastrutture e trasporti.

Multe
Fonte foto: Canva

In strada, come ben sappiamo, l’attenzione deve essere massima. In caso non fosse così, le multe potrebbero generarsi e potrebbero essere davvero salate. Secondo quanto svelato dal vice ministro delle infrastrutture, però, queste potrebbero ancora più aumentare perché si legherebbero al reddito. Proprio su questo aspetto, ha annunciato Bignami ci sarà un approfondimento.

Si ragionerà, durante la revisione del Codice della Strada, sulla possibilità di introdurre la proporzionalità tra sanzioni e reddito. Sia il vice ministro delle infrastrutture che il ministro sono concordo. Ma andiamo a vedere i dettagli di questa che sarebbe a tutti gli effetti una rivoluzione.

Multe, cambia tutto? L’idea di legare le sanzioni al reddito

Bisogna precisare come tale cambiamento non sia in atto. Una decisione non è stata ancora presa. Bignami, però, ha sottolineato di come ci sia allo studio questo aspetto. Le multe, quindi, potrebbero legarsi al reddito tramite un meccanismo, dice il vice ministro, di proporzionalità. Da vedere se sarebbe concreto il concetto di equità sociale.

Per il vice ministro, indica come drammatico l’ambito dell’incidentalità. Continua Bignami, come riportato dal sito Today.it, la disciplina giovanile è oggi prioritaria. Per tale ragione, bisogna intervenire sul settore delle infrastrutture per dare ancora più sicurezza in strada. Per tale ragione si vogliono realizzare le smart city e si vuole spingere sempre sulla tecnologia e il suo uso.

Sanzioni stradali, la proposta di Matteo Salvini

Quanto sostenuto da Bignami rientra nel discorso profilato dal ministro Matteo Salvini. Il leader della Lega ha sottolineato come il Codice della Strada sia ormai vecchio. Per questo motivo, le ultime modifiche non bastano. L’idea è di convocare un tavolo di lavoro già prima della fine del 2022. La volontà, quindi, è quella di aggiornare il Codice della Strada.

Il vice Premier punta il dito sulle sanzioni sul discorso temporale. Questo perché, sottolinea Salvini, tante associazioni di vittime di incidenti stradali chiedono la revoca della patente in caso più gravi. Salvini parla di chi si mette alla guida in uno stato in cui sarebbe meglio evitare di guidare. Per loro, dunque, ci potrebbe essere la sospensione per tre anni o la revoca a vita.

L’educazione stradale, dunque, sarà al centro del tavolo code. Per Salvini, sanzionare gli automobilisti che non valutano la sicurezza deve essere la prassi. Altre modifiche, aggiunge il vice premier, riguarderanno anche i punti della patente. La riflessione, svela, deve partire dal fatto che ci sono 100 mila persone che hanno tra gli zero e i nove punti sulla patente. La riflessione, quindi, è in divenire e di certo ci saranno dei cambiamenti al Codice della Strada. Vedremo come queste saranno accolte dagli automobilisti.

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