Aria irrespirabile in Italia 😷, qui la città più inquinata d’Europa: valori allarmanti

Mentre in tutta Europa l’inquinamento atmosferico migliora in diversi paese, in Italia c’è la zona peggiore per quanto riguarda l’aria: ecco qual è e cosa dicono i nuovi dati del rapporto.

A rivelare i dati aggiornati in merito alla qualità dell’aria nel ‘vecchio continente’ ci ha pensato un rapporto pubblicato dalla European Environment Agency. È qui che è emerso un dato preoccupante per quanto riguarda una delle zone italiane più popolate, visto che i livelli della contaminazione aerea sono i più elevati dell’eurozona. Questo mentre la situazione europea va migliorando dal 2005.

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fonte foto: Canva

La qualità dell’aria in Europa continua a migliorare e il numero di persone che muoiono prematuramente o soffrono di malattie a causa dell’inquinamento atmosferico è in calo. Una bella notizia, soprattutto per chi si batte da anni per la salvaguardia dell’ambiente e porta in evidenza il cambiamento climatico. Tuttavia, secondo l’analisi dell’Agenzia europea dell’ambiente, la contaminazione atmosferica rimane il più grande rischio ambientale per la salute.

Uno studio in cui si fa leva sulla necessità primaria di intervenire con misure più ambiziose per soddisfare le linee guida sulla salute basate ed organizzate dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Un rapporto che però guarda l’Italia ancor più da vicino, visto che, ancora una volta, si è sottolineato come la Pianura Padana sia la zona più inquinata d’Europa.

Perché la Pianura Padana ha più inquinamento?

Come abbiamo accennato, dal rapporto emerge come è la Pianura Padana settentrionale è l’area più inquinata di tutto il continente e quindi quella più a rischio. Un record negativo che coinvolge il Nord Italia. Nel dettaglio, le emissioni di Pm10 e Pm2.5, tra i particolati nocivi sono quelli più diffusi. Sono agenti inquinanti che provocano rischi per la salute gravi.

Il motivo di questo inquinamento consistente risiede principalmente nella sua conformazione geografica, visto che è situata in un posto che favorisce l’accumulo di aria inquinata. Tuttavia, bisogna porre attenzione anche per quanto riguarda l’intensa attività industriale, zootecnica e agricola che viene fatta nella zona settentrionale della nostra penisola.

La principale fonte di inquinamento in Europa proviene dalla combustione di carburanti nei settori residenziale, commerciale e istituzionale. Tali emissioni sono principalmente legate ai combustibili solidi per il riscaldamento degli edifici. Nel 2020 il settore è stato responsabile del 44% delle emissioni di PM 10 e del 58% di PM 2,5. Altre importanti fonti di questi inquinanti includono l’industria, il trasporto su strada e l’agricoltura.

Nel complesso, le emissioni di tutti i principali inquinanti atmosferici nell’UE hanno continuato a diminuire nel 2020. Questa tendenza è continuata dal 2005 nonostante il notevole aumento del prodotto interno lordo dell’UE nello stesso periodo, afferma l’analisi dell’AEA.

I rischi per la salute

L’AEA ha pubblicato la sua valutazione completa nel rapporto “Qualità dell’aria in Europa 2022 “. Uno studio che presenta lo stato della qualità dell’aria in Europa, valuta gli impatti dell’inquinamento atmosferico sulla salute e sugli ecosistemi e identifica le fonti di emissioni per via aerea. Secondo l’analisi, la scarsa qualità dell’aria continua a porre rischi per la salute enormi, causando malattie croniche e morte prematura.

Nel 2020, il 96% della popolazione urbana europea è stata esposta a concentrazioni di particolato fine (PM 2,5) superiori al livello di riferimento dell’OMS di 5 microgrammi per metro cubo (µg/m 3) di aria. L’inquinamento atmosferico danneggia anche la biodiversità e danneggia le colture agricole e le foreste, causando enormi perdite economiche.

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