Cosa rischi se non denunci la scomparsa del tuo cane? Rimarrai esterrefatto

Potremmo anche definirlo come una sorta di paradosso. Ma in fondo, il rispetto delle regole, è prioritario, e spesso non tiene conto delle “situazioni sentimentali”. Lo sai cosa rischi se il tuo cane si smarrisce e non denunci l’accaduto? Scopriamolo insieme.

In Italia ogni cane deve essere munito di libretto sanitario e deve essere in regola con l’iscrizione all’anagrafe canina, con il microchip che ormai è diventato realtà. Questo vale per la sicurezza dei nostri animali domestici, che diventano parte integrante della nostra vita.

Smarrimento cane cosa rischi
Smarrimento cane cosa rischi

Chi di noi non ha sofferto quando il proprio cane, il proprio compagno di vita, dopo anni trascorsi insieme, ci lascia per sempre? Il dolore è forte, se ne va per sempre una parte di noi, un pezzo del puzzle della nostra esistenza non tornerà mai più al suo posto.

Non meno angosciante si può rivelare la situazione in cui il nostro cane, abituato magari alle passeggiate senza guinzaglio, si smarrisce. Angoscia, dolore. Daremmo qualunque cosa pur di riaverlo con noi. Ma ci siamo ricordati di denunciare alle autorità la sua scomparsa? Eravamo in regola con le norme dell’anagrafe canina?

È molto saggio adottare alcune misure per proteggere te stesso e il tuo animale domestico in caso di smarrimento. Il Governo italiano richiede di registrare il proprio cane. Fare questo passo è importante perché potrebbe darti ulteriori diritti legali e migliorare le tue possibilità di ricongiungerti con il cane se viene ritrovato.

È anche consigliabile mettere un collare o etichette sul tuo animale domestico con le tue informazioni di contatto, quindi se si perde può essere facilmente ricongiungersi con te. Questo è particolarmente importante anche per i gatti che vivono all’aperto perché molte persone non mettono etichette o collari sui loro gatti.

Smarrimento del tuo cane: ecco cosa rischi se non sei in regola

La misura migliore che puoi prendere è quella di microchippare il tuo animale. La maggior parte dei rifugi e dei veterinari esegue la scansione dei microchip e molti sono effettivamente tenuti per legge a farlo. Le statistiche indicano che i cani con microchip ritrovano la via del ritorno dal loro proprietario circa il 52,2% delle volte rispetto al 21,9% di quelli senza microchip. I gatti con microchip si ricongiungono con i loro proprietari il 38,5% delle volte ma solo l’1,8% delle volte se non hanno il microchip.

Mentre sono emerse storie di microchip che causano il cancro, l’American Veterinary Medical Association incoraggia comunque fortemente il microchip perché il rischio di cancro è così piccolo rispetto al rischio di perdere il proprio animale domestico. Dal momento che gli animali randagi alla fine possono morire mentre si allontanano o vengono messi a dormire se non reclamati in un rifugio per animali, è più probabile che la morte derivi dall’incapacità del proprietario di microchippare il proprio animale domestico.

Per questa ragione, e naturalmente per quel legame affettivo unico al mondo, ad oggi molti padroni decidono addirittura di assicurare il proprio cane, anche per coprire spese mediche.

Ma non è finita qui, perché nel momento in cui le autorità scoprono che il tuo cane “non era in regola” potresti anche rischiare una sanzione. Intanto, se hai smarrito il tuo amico del cuore, ti ritrovi nella situazione, gioco forza, di denunciare la sua scomparsa e forse, diciamo forse, i soliti post su facebook potrebbero non bastare.

E’ il caso di un cittadino di Guidonia, che non solo non ha denunciato la scomparsa del suo cane, ma, una volta accertato che il suo animale non era in regola, ha dovuto pagare una multa salatissima. In fondo, se ritroviamo il nostro compagno, poco importa. Ma non era meglio mettersi in regola?

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