Inflazione, quali strategie usano gli italiani? Alcune interessanti abitudini

Da anni, ormai, le abitudini in termine di spesa per gli italiani sono decisamente cambiate. Ora, a seguito di un’inflazione sempre più alta, i consumatori agiscono in questo modo.

L’economia ha sempre più subito l’ondata d’urto che la storia gli ha regalato. La situazione italiana già non era facile prima della pandemia ma dopo alcuni scenario sono decisamente peggiorati. Un peggioramento causato anche dalla guerra in Ucraina. Cosa che portato molte persone a ragionare sul loro potere di acquisto.

Inflazione, risparmio italiani
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La politica che molti hanno messo in campo è quella del risparmio. Una politica che è arrivata a seguito di un’inflazione sempre più alta ed entrate sempre uguali. In alcuni casi anche inferiori rispetto al periodo pre pandemico. Ragion per cui, i consumatori hanno messo in campo delle decise strategie per arginare questa pressione.

Sono stati tanti i settori toccati dagli aumenti dei prezzi. Le bollette, ad esempio, rappresentano ancora oggi degli ostacoli impossibili da sottovalutare. Nel merito, molti hanno messo in atto delle strategie di risparmio molto interessa: una arriva direttamente dalla doccia. In questo articolo, andremo a vedere a cosa gli italiani hanno fatto riferimento per contrastare l’inflazione. Lo studio delle nuovi abitudini è partito da Coldiretti/Censis.

Le nuove abitudini degli italiani per contrastare l’inflazione: lo studio

Il caro prezzi è davvero molto forte e continuerà ad esserlo per gran parte del 2023. Per tale motivo, i consumatori sono corsi ai ripari in maniera autonoma. Partiamo con il dire che, secondo quanto analizzato dallo studio, bel l’81% degli intervistati ha detto di realizzare la lista della spesa così da mettere un freno agli acquisti, in quel momento, non necessari.

Un’altra abitudine che ha preso sempre più piede, confessata dall’83% degli italiani, è quella di cercare le offerte più conveniente. Effettuando una sorta di slalom tra i vari reparti. Mentre il 72% ha raccontato di fare la spesa non più nei supermercati ma al discount. Coldiretti, inoltre, sottolinea di come molti preferiscono fare una spesa etica. Ben 8 italiani su 10 acquista prodotti che arrivano dal comparto italiano. Tale scelta non è solo rappresentata da una più alta qualità ma anche per dare il loro sostegno economico. Sostegno alle imprese che sono sempre più in difficoltà.

Mentre sono 7 su 10 gli italiani che decidono di affidarsi a prodotti a chilometro zero. Mentre il 50% decide di affidarsi direttamente ai mercati dei contadini così da dare un contributo deciso alle realtà locali. inoltre, tale acquisto permette di abbassare l’impatto ambientale a seguito di minor trasporti. Oltre al fatto di garanzia di prodotto fresco.

Ma le difficoltà delle tante famiglie si riflettono anche sulle aziende. Gli aumenti dei costi di produzione colpisce l’intera filiera. Oltre un terzo delle imprese, secondo il presidente Coldiretti, si trova a lavorare con reddito negativo per colpa dei rincari. Lo stesso presidente ha sottolineato l’esigenza di un nuovo piano di risorse per l’ambito agroalimentare.

Si risparmia anche sul cibo

L’Istat, qualche giorno fa, ha svelato di come gli italiani vadano a spendere di più ma a consumare meno. Con l’inflazione e i costi energetici, si arrivare anche a fare rinunce sul cibo. Solo nel mese di novembre, le vendite come valore sono cresciute del +6,6% mentre in volume sono diminuite del -6,3%.

Quindi, l’aumento dei prezzi porta i consumatori ad acquistare meno rispetto al passato. Anche se, visto che sono spese obbligate, sono sempre portati a spendere. Nel 2022, svela Coldiretti, le famiglie hanno speso circa 13 miliardi in cibo e bevande. Tanti i prodotti che hanno pesato di più, come carne, pane, pasta e molti altri. Tutto questo ha portato al cambiamento di alcune abitudini e atteggiamenti da parte degli italiani.

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