Perché il tuo reddito di cittadinanza è stato sospeso? La risposta non ti piacerà

In attesa di comprendere cosa ne sarà del Reddito di Cittadinanza, e comprendere se davvero sarà cancellato dal nuovo Governo Meloni, sono in tanti a chiedersi per quale ragione il provvedimento anti-povertà, voluto nel lontano 2019 dai Cinque Stelle, in alcuni casi viene sospeso.

Il problema della mancata erogazione del Reddito di Cittadinanza potrebbe essere legato alla DSU. Cerchiamo di capire cosa sta accadendo in merito alle numerose segnalazioni che continuano ad invadere la rete di cittadini che si vedono rifiutare il tanto atteso “benefit”.

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Fonte foto Canva / Adobe. Stock

Facciamo, però, prima un passo indietro. Ripercorriamo per un attimo le tappe del Reddito di Cittadinanza, che sotto l’egida del nuovo Governo potrebbe conoscere la parola fine. Oppure nella migliore delle ipotesi, “rimanere in piedi”, ma solo per chi dimostra realmente di non essere nella possibilità di lavorare.

Come forma di reddito condizionalmente garantito, fu promosso dal Movimento Cinque Stelle come sua politica di punta ed è molto popolare nel Sud Italia, a causa dei numerosi beneficiari e dei suoi livelli di povertà storicamente più elevati.

Questo potrebbe spiegare perché, negli ultimi giorni di campagna elettorale, i maggiori partiti si siano diretti a sud nel tentativo di conquistare gli italiani del Mezzogiorno. A tal fine, Giorgia Meloni – leader di Fratelli d’Italia – ha deciso all’ultimo momento di concludere la sua campagna a Napoli, dopo essere andata a Bari, Cagliari e Palermo. Allo stesso modo, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi hanno fatto apparizioni in Campania e Sicilia.

Il Reddito di Cittadinanza è una politica introdotta dai Cinque Stelle e dal governo di coalizione della Lega nel 2019. Fornisce un reddito minimo condizionale di 700 euro al mese. E’ stato progettata per combattere la povertà sia sostenendo le persone, che inserendole nel mondo del lavoro.

Reddito di Cittadinanza: hai verificato la tua Dsu?

Al contrario di un reddito di base universale, solo coloro che possono dimostrare che il loro reddito familiare totale è al di sotto della soglia di povertà possono beneficiare del sostegno. I destinatari devono inoltre frequentare i centri per l’impiego e intraprendere un percorso professionale.

Beneficiano del sussidio tre milioni di italiani, il 70% dei quali risiede nel Sud Italia, a testimonianza della disuguaglianza che colpisce la penisola. L’Istituto statistico italiano ISTAT stima che il Reddito di Cittadinanza abbia fatto uscire dalla povertà un milione di italiani.

La questione rimane pertinente poiché la povertà è aumentata dopo la pandemia e di fronte alla crisi energetica dell’Europa. Molti analisti ritengono che la politica, sebbene imperfetta, sia stata un’importante protezione dalla povertà.

Ma per quale ragione il Reddito di Cittadinanza viene sospeso o rifiutato? Il motivo del ritardo, sembra dovuto a vicende legate all’ormai celebre DSU. Fino all’età di 26 anni, infatti, un figlio può essere a carico dei genitori anche se vive da solo. In questo caso, però, per il pagamento del RdC (in attesa di capire se continuerà ad esistere), bisogna aggiornare la documentazione. Ci riferiamo appunto alla DSU, la Dichiarazione Sostitutiva Unica e presentare ricorso all’INPS entro 30 giorni.

Un 26enne può far parte, quindi, di un nucleo familiare autonomo ed essere considerato figlio a carico, ai fini del Reddito di Cittadinanza. Naturalmente, i figli a carico fino a 26 anni, non devono possedere alcun reddito che inficerebbe di fatto il Reddito di Cittadinanza.

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