Perché la Russia ha invaso l’Ucraina? Verità nascoste: emergono ora

Molti pensano che il suo obiettivo nascosto è sempre stato quello di voler ridare vita all’antica Unione Sovietica, riannettendo alla Russia tutti gli stati che negli ultimi anni hanno conquistato l’indipendenza, a partire proprio dall’Ucraina.

Potrebbe sintetizzarsi così la risposta alla complessa domanda circa il perché dell’invasione da parte della Russia all’Ucraina, avvenuta nello scorso mese di febbraio.

Invasione russia ucraina
Invasione russia ucraina

Quando Vladimir Putin ha inviato fino a 200.000 soldati in Ucraina il 24 febbraio scorso, ha pensato di poter entrare nella capitale Kiev in pochi giorni e deporre il governo.

Le forze russe conquistarono rapidamente grandi tratti di territorio ma non riuscirono a circondare Kiev. Eppure nei mesi successivi furono costretti a una serie di umilianti ritirate, prima al nord e ora al sud. Ad oggi hanno perso più della metà del territorio conquistato all’inizio dell’invasione. I fatti parlano chiaro. Il tentativo di destabilizzare l’indipendenza dell’intera Ucraina e riannetterla alla Russia, ad oggi, si è rivelato un vero fallimento.

Ma quale era l’obiettivo iniziale di Vladimir Putin? Anche ora, il leader russo descrive la più grande invasione europea dalla fine della seconda guerra mondiale come una “operazione militare speciale” piuttosto che una guerra su vasta scala che ha lasciato milioni di ucraini sfollati all’interno e all’esterno del loro paese. La risposta delle forze Nato, non militare ma sotto forma di sanzioni, non si è fatta attendere, con il sempre vivo timore di innescare una terza guerra mondiale.

Invasione della Russia all’Ucraina: tutti i perché degli esperti

Inviando truppe in Ucraina dal nord, dal sud e dall’est il 24 febbraio, ha detto al popolo russo che il suo obiettivo era “smilitarizzare e denazificare l’Ucraina”. Il suo obiettivo dichiarato era quello di proteggere le persone sottoposte a quelli che ha definito otto anni di bullismo e genocidio da parte del governo ucraino, affermazioni che non hanno prove, tantomeno fondamento.

È stato piuttosto inquadrato come un tentativo di impedire alla NATO di prendere piede in Ucraina. Presto si aggiunse un altro obiettivo: garantire lo status neutrale dell’Ucraina. Ancora più a fondo si cela il sogno, difficilissimo, di ricreare l’antica Unione Sovietica.

In cima all’ordine del giorno c’era il rovesciamento del governo del presidente eletto dell’Ucraina. “Il nemico mi ha designato come obiettivo numero uno; la mia famiglia è l’obiettivo numero due”, aveva detto Volodymyr Zelensky. Le truppe russe hanno tentato due volte di prendere d’assalto il complesso presidenziale, secondo quanto raccontava già a febbraio il suo consigliere.

Le ripetute affermazioni russe di nazismo e genocidio nell’Ucraina orientale erano completamente infondate. Facevano parte di una narrazione ripetuta dalla Russia da quando le sue forze per procura hanno sequestrato parti delle regioni di Luhansk e Donetsk nell’est del paese nel 2014, scatenando una guerra con le forza ucraine.

Un articolo di opinione dell’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti all’inizio di aprile, chiariva gli obiettivi di Putin legati alla denazificazione inevitabilmente anche de-ucrainizzazione”. In effetti si è sempre puntato a cancellare, di fatto, il moderno stato dell’Ucraina.

Per quanto riguarda l’adesione alla NATO, anche prima dell’invasione l’Ucraina avrebbe concordato un accordo provvisorio con la Russia per rimanere fuori dall’alleanza difensiva occidentale. La Russia non vuole che il suo vicino aderisca alla Nato, poiché teme che ciò possa essere nocivo per il suo territorio.

A marzo, il presidente Zelensky aveva pubblicamente accettato che l’adesione alla Nato non sarebbe mai avvenuta: “È una verità e deve essere riconosciuta”. L’Ucraina si è offerta di diventare uno stato non allineato e non nucleare, ma i negoziati si sono interrotti. Ma questo, evidentemente, non è bastato a Putin, che ha continuato nel suo folle tentativo di cancellare l’indipendenza ucraina. 

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