Gaming e Metaverso, stai sottovalutando questo rischio: non farti trovare impreparato

In relazione al Metaverso, anche da parte di esperti del settore, molti stanno sollevando preoccupazioni sui potenziali rischi in un ambiente in cui i confini tra il mondo fisico e quello virtuale continuano a essere sottilissimi.

Il metaverso è un mondo di realtà virtuale caratterizzato da un’esperienza tridimensionale e multisensoriale (rispetto all’attuale Internet bidimensionale: testo e immagini su schermi piatti). Secondo alcuni esperti, la cosa più vicina al metaverso oggi si può vedere in giochi come Fortnite ed esperienze su Roblox.

Metaverso: rischio privacy
Metaverso: rischio privacy

Il rischio, soprattutto per i minori, è proprio quello legato, nell’ambito di strutture virtuali improntate sulla condivisione sociale come Metaverso, alla cosiddetta “gamification”. Ci riferiamo concretamente all’aumento esponenziale di giochi on line, nei quali si interagisce con perfetti sconosciuti, mettendo anche a rischio la propria privacy e la propria identità personale. Giochi virtuali in cui si ricreano ambientazioni di guerra e di violenza.

Affrontare la necessità di costruire ecosistemi affidabili all’interno delle tecnologie sviluppate per il metaverso è una considerazione indispensabile per il futuro nostro e di quello dei nostri cari.

Questi ecosistemi affidabili costituiranno la costruzione di algoritmi, strutture, quadri, regolamenti e politiche all’interno dei cicli di sviluppo hardware e software per affrontare gli elementi distinti di sicurezza, privacy e protezione all’interno del DNA della tecnologia.

Il modo in cui i dati vengono condivisi all’interno dei mondi virtuali dovrà essere considerato con maggiore attenzione per garantire la privacy di ognuno di noi.

Una seconda dimensione da considerare all’interno delle considerazioni sulla privacy dello sviluppo del metaverso è l’eliminazione dei pregiudizi che porteranno a un adattamento non inclusivo o dannoso del mondo reale.

Il progresso non può essere bloccato, non dobbiamo e non possiamo tornare indietro, ma è doveroso impegnarsi nel metaverso per realizzare un utilizzo di tecnologie emergenti integrative.

Ciò richiede un processo globale completo di convalida della sicurezza a scatola aperta della protezione fornita all’interno degli ambienti contro la violazione della riservatezza, dell’integrità o di altri aspetti della sicurezza.

Questi ecosistemi di fiducia contribuiranno a creare un’esistenza stabile, inclusiva e propositiva di un’esistenza virtuale sana, che finalmente sarà considerata come strumento di utilità e di divertimento, ma da cui tracciare una netta separazione con il mondo reale che rimane tale.

Metaverso e rischio privacy: un discorso sempre attuale

Le violazioni della privacy, nelle piattaforme che usiamo tutti i giorni come ad esempio whatsapp, e della sicurezza, sono percorsi che non possono essere ignorati e che possono compromettere la sicurezza delle interazioni e degli utenti.

Oppure qualcuno potrebbe entrare nelle nostre vite, approfittare della nostra fragilità, diventare per noi un pericolo per la nostra sicurezza economica e personale. Abbiamo inoltre il dovere di tutelare i minori e di far comprendere loro la differenza tra reale e virtuale.

Un buon senso dei potenziali rischi può essere trovato in alcune applicazioni ludiche esistenti che creano “mondi virtuali” come su molte piattaforme di gioco. Mondi virtuali che si rifanno a una realtà pericolosa, che qualcuno, incautamente, potrebbe decidere di emulare, senza comprendere la reale differenza tra ciò che era finto e ciò che è reale. È chiaro che ci sono situazioni delicate per la sicurezza che si sono già presentate in questi ambienti.

Ad esempio, le ricreazioni della sparatoria alla moschea di Christchurch del 2019 rivolte a bambini molto piccoli sono state trovate più volte sulla piattaforma Roblox nonostante gli sforzi significativi da parte dell’azienda per arginare la marea di tali contenuti. Tali contenuti non possono che essere dannosi e rappresentano tutto ciò che non ci piace del mondo virtuale di cui dovremmo saper cogliere solo la parte sana.

Impostazioni privacy