Cartelle esattoriali, non pagarle: l’errore del Fisco salva i contribuenti

Anche il Fisco può commettere errori? E’ possibile trovarsi di fronte a cartelle esattoriali che per un cosiddetto vizio di forma possono essere addirittura invalidate dai cittadini dopo un indispensabile ricorso? Scopriamo cosa sta realmente accadendo.

Le cartelle esattoriali rappresentano un vero e proprio incubo per i piccoli imprenditori di casa nostra, più che mai ci rendiamo conto quanto tutto questo sia tristemente reale, se guardiamo con attenzione all’ultimo biennio. Quello nel quale, prima la crisi economica causata dalla Pandemia, e successivamente recessione record e rincari energetici, non hanno fatto altro che aumentare in modo esponenziale l’angoscia dei cittadini.

reddito di cittadinanza-2
Fonte Foto Canva

Cosa succede se le odiate cartelle dell’Agenzia delle Entrate ci arrivano, come sta accadendo spesso di recente, attraverso un indirizzo pec (posta certificata) del Fisco? Lo hanno compreso fino in fondo gli uffici legali di numerosi contribuenti che hanno trovato il cavillo per invalidare le sanzioni, ed in effetti il percorso utilizzato è più che legittimo a ben guardare i risultati ottenuti.

La normativa vigente, in tal senso, parla chiaro, ed evidenzia il fatto che un indirizzo pec, sia che appartenga ad una società o un libero professionista, sia alla pubblica amministrazione, deve essere inserito di fatto nei pubblici registri. In caso contrario non è legalmente valido. Quando tutto questo non è ancora avvenuto, il cittadino o la società a cui è stata inviata la cartella ha “il potere” di opporsi.

Cartelle del Fisco inviate via Pec: che succede?

Ed è quello che di fatto è avvenuto con i numerosi ricorsi avviati presso i vari uffici tributari regionali. Siamo di fronte ad un vero e proprio caso di distrazione da parte dell’Ente, che ha messo nelle condizioni i cittadini di porre ricorso e di avere riconosciuta l’invalidità della cartella.

Un sospiro di sollievo? Probabilmente è così, almeno fino a quando l’Agenzia delle Entrate e i suoi responsabili non si renderanno conto dell’errore e porranno rimedio come immaginiamo avranno già fatto. Senza dimenticare che l’invio delle sanzioni attraverso pec è un fatto abbastanza recente, e c’è da scommetterci che le prossime, se ti arriveranno, seguiranno l’iter tradizionale della raccomandata.

I cittadini italiani sperano che il Governo Meloni mantenga intanto fede alla promesse, non c’è certezza in tal senso, riguardo ad una possibile mega sanatoria che coinvolgerà tutta la collettività. Si ipotizza di annullare le cartelle sotto i duemila euro e di scontare fino all’80% quelle superiori. Le difficoltà economiche degli italiani non possono attendere.

Di certo, in questo particolare momento storico, più che mai, ricevere una cartella esattoriale, già solo di qualche migliaia di euro, rappresenta un ulteriore colpo di mannaia alla serenità dei cittadini. L’avere vinto questi ricorsi avrà di certo dato un po’ di respiro, anche se la gioia non è destinata a durare a lungo.

Impostazioni privacy