Come fare la domanda per l’assegno unico: una guida passo passo

L’Assegno Unico e Universale per i Figli, che garantisce il mantenimento di tutti i nuclei familiari con prole, viene erogato dal 7° mese di gravidanza fino ai 21 anni del bambino. Ha avuto inizio nello scorso mese di marzo.

La crisi economica ha messo in ginocchio le famiglie italiane. In un primo momento abbiamo pagato “a caro prezzo” le conseguenze della pandemia, laddove l’epidemia sanitaria si è riversata sulle condizioni finanziarie della collettività.

Assegno Unico
Assegno Unico

Non bastavano la paura del contagio, le infezioni e i decessi che hanno attanagliato la nostra esistenza. Poi è sono arrivati nell’ordine, come colpi di mannaia, i rincari energetici e l’inflazione.

E così ci siamo abituati alle notti insonni, all’angoscia di non arrivare a fine mese, alla cancellazione di un ceto medio che non esiste più, con la formazione dei cosiddetti nuovi poveri, che corrispondono a ceti sociali e categorie di professionisti che prima conducevano un’esistenza più che dignitosa.

Da parte del precedente Governo, quindi, si sono necessari una serie di drastici interventi per provare ad “alleviare” le sofferenze delle famiglie. Come è naturale, al centro del progetto, con una mano tesa verso i ceti più deboli, ci sono gli anziani, i minori e i malati cronici. In particolare per i figli è arrivato l’Assegno Unico Universale.

Assegno Universale: ecco quando tutto è cominciato

L’Assegno Unico e Universale è versato per un anno a partire da marzo 2022, fino a febbraio 2023. Presentando la domanda entro il 30 giugno l’assegno è riconosciuto comunque a partire da marzo.

Il suo importo può variare in base alla condizione del nucleo familiare, attraverso l’Isee, che tiene conto anche del numero e dell’età dei familiari a carico e degli eventuali figli disabili. L’erogazione del contributo è a carico dell’INPS.

L’Isee non è altro che il metro di misura, la bilancia del reddito di ogni singola famiglia. Si può anche rinunciare a emettere la documentazione Isee, ma il contributo base per figlio diventerà minimo e molto più basso.

A determinate condizioni, hai diritto all’Assegno Unico e Universale per i Figli. Scopriamo quali sono.

  • I minori di età superiore ai 18 anni possono presentare la propria richiesta.
  • Ai familiari beneficiari del Reddito di cittadinanza spetta l’Assegno unico e universale per i figli senza dover presentare la relativa domanda.

La tua famiglia può essere composta da:

  • il tuo coniuge o il tuo partner in unione civile, ma se sei legalmente ed effettivamente separato, una sola domanda può essere presentata da ciascuno di voi;
  • i tuoi figli e gli equiparati dal 7 ° mese di gravidanza della madre fino all’età di 21 anni illimitatamente se disabili;
  • i tuoi nipoti, fino all’età di 21 anni, se sei un ascendente diretto (nonno o nonna).

I beneficiari dell’Assegno Unico e Universale per i figli sono:

  • i tuoi figli (anche adottivi), residenti in Italia o in un altro Paese dell’Unione Europea o in un Paese terzo con il quale è stato stipulato un accordo previdenziale o di reciprocità che preveda gli assegni familiari nell’ambito materiale.
  • figli di cittadini di paesi terzi che soggiornano sul territorio italiano da almeno 2 anni, anche non in via continuativa, ma con visto per soggiorno a tempo indeterminato.
  • i tuoi nipoti (fino a 21 anni e senza limiti di età, se disabili).
  • ragazzi di età compresa tra 18 e 21 anni a condizione che:
  • frequentino una scuola, un corso accademico o una formazione professionale.
  • percepiscano un reddito annuo inferiore a 8.000 euro in relazione ad un tirocinio o ad un’attività lucrativa.
  • siano iscritti come disoccupati presso un centro per l’impiego e attivamente alla ricerca di un lavoro.
  • facciano volontariato per i servizi sociali (cd servizio civile universale).
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