Reddito alimentare, come funziona? Tutto sul nuovo bonus

Alcuni bonus vanno e alcuni arrivano. Un emendamento ha messo in luce il reddito alimentare. Questo si lega alle famiglie più bisognose. Ma come funzione e a chi si rivolge? Scopriamo tutti i dettagli.

Le grandi manovre del nuovo esecutivo sono ancora in corso. Sono tantissimi i temi su cui si dibatte ancora. Ma, a quanto pare, è nata una nuova misura che si rivolge alle famiglie più bisognose. Misura per famiglie che consento loro di avere una facilità in più per acquistare di prodotti alimentari.

Reddito alimentare
Fonte foto: 125Parole

Quanto emerso viene introdotto dalla manovra innescata dalle modifiche alla legge di Bilancio e approvato dalla Camera. Il reddito alimentare metterà in luce la possibilità di ricevere a chi ne ha bisogno dei pacchi. Questi pacchi saranno distribuiti nelle grandi città. Non si tratta, quindi, di un vero e proprio bonus.

Tale notizia, data la situazione attuale non semplice, ha incuriosito tantissime persone. Ma come funzionerà questo reddito alimentare. Attualmente, le informazioni non sono molte dato che bisognerà attendere il decreto fatto dal ministero del Lavoro. Questo arriverà entro due mesi dall’approvazione della misura. Ma già ora possiamo sapere alcuni aspetti.

Reddito alimentare, nuova misura per i bisognosi: come funziona?

Il fondo per mettere in campo questa misura riguarda 1,5 milioni di euro nel 2023. Questi diventeranno 2 nel 2024. Come detto, tale reddito riguarderà la distribuzione di pacchi. Questi pacchi prenderanno vita grazie ai prodotti non venduti che arrivano dalla distribuzione alimentare.

Questi saranno diretti alle persone che palesano una situazione di povertà assoluta. Questa mossa è stata spinta anche dalla volontà di non veder cestinato tantissimi cibo che non è stato venduto. Al momento, però, non ci sono ancora i criteri specifici per ricevere questi pacchi. Marco Furfaro, a Money.it, ha sottolineato il meccanismo con cui si potrebbe verificare il tutto. I supermercati andrebbero a comunicare i prodotti invenduti ai Comuni e poi gli enti locali si faranno carico della distribuzione a chi ne ha bisogno. Questa è solo un’idea e bisognerà attendere il decreto attuativo che farà luce sulle regole.

Quando arriverà e la sperimentazione del reddito

Per comprendere meglio questa misura dovremmo ancora attendere qualche settimana. Con ogni probabilità, tra due mesi potremmo saperne di più. Questa agevolazione deve ancora mostrare i suoi punti cardini tramite un decreto apposito. Questo, appunto, deve avvenire entro 60 giorni dall’approvazione.

Il decreto andrà a lavorare sulla definizione delle modalità attuative del reddito. Farà riferimento alla platea che ne beneficerà. Nel decreto, ci sarà anche il riferimento al terzo settore che entrerà in gioco per garantire la distribuzione dei pacchi.

Fino ad oggi, sappiamo che il reddito alimentare sarà sviluppato in via sperimentale. La sua partenza, infatti, vivrà una prima fase che servirà a comprendere se tale misura funzioni. La sperimentazione avverrà tramite le città metropolitane. In caso di successo, si potrebbe poi diramare su altre zone.

Come si ottiene il reddito alimentare?

Anche in questo caso, le informazioni non sono molte. Come segnalato dal portale Money.it, probabilmente sarà possibile prenotare i pacchi tramite un’applicazione apposita. Dopo la prenotazione, sarà i beneficiario a doverli ritirare in uno dei centri distribuzioni posizionati sul territorio.

Nella misura si dovrebbe anche fare riferimento alle categorie più fragili. Per loro potrebbe esserci la possibilità di riceverlo alla propria abitazione. Con ogni probabilità, tale canale sarà legato alle persone anziane e alle persone che non possono muoversi. Dunque, la misura sembra pronta a partire e tante sono le persone che ne hanno bisogno. Vedremo come sarà strutturata e come i più bisognosi riceveranno questi pacchi.

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