Natale, occhio agli sprechi: il decalogo che fa al caso tuo

Il Natale, vista l’enorme quantità di cibo che si porta a tavola, può essere un problema. Gli sprechi sono sempre dietro l’angolo ma ora arriva un decalogo per una festività sostenibile. Ecco la linea da seguire.

Il Natale porta con se un’ambiente davvero tutto particolare. Poche giornate ma che si legano ad un consumo elevato di cibo. Molti, infatti, eseguono in modo tradizionale i vari cenoni ma questi possono rappresentare un serio problema. Dal carrello al sacco dell’umido il passo è breve ed è un fattore impossibile da non considerare.

Sprechi alimentari a Natale
Fonte foto: 125Parole

Oggi, sappiamo bene come l’aiuto alla natura deve essere costante e quotidiano. Il clima e l’ambiente sono in seria difficoltà e noi dobbiamo lavorare affinché l’emergenza rientri. Un passaggio importante può essere quello di cercare gli sprechi alimentari. Questo problema, infatti, si palesa maggiormente in occasione di queste festività. Ma ora, per tutti, è arrivato un decalogo da seguire.

Da una parte, data la situazione economica, la spesa non sarà corposa. Dall’altra, però, gli sprechi alimentari si potrebbero comunque verificare. Insomma, come anticipato, tale aspetto non può non essere considerato. Per aggiustare il tiro, però, possiamo fare riferimento al decalogo Enea. Enea, infatti, lavora a stretto contatto con la Divisione ‘Biotecnologie e agroindustria’ nel processo di realizzazione di prodotti alimentari meno deperibili e tutti i processi a sostegno dell’ambiente. Tra questi argomenti c’è anche lo spreco alimentare.

Come evitare gli sprechi alimentari di Natale? Ecco il decalogo Enea

Quando si parla ci alimenti, l’attenzione non può che essere alta. Ecco perché seguire il decalogo dell’agenzia deve essere praticamente una priorità per molti. In prima battuta, dobbiamo capire e di conseguenza acquistare la reale quantità di cibo che serve per un pasto medio. In questo caso, dobbiamo porre l’attenzione a cosa abbiamo nel frigo.

Durante la fase della spesa dobbiamo vedere le scadenze degli alimenti così da acquistare solo cosa ci serve o cosa può essere riutilizzato in futuro. Facciamo anche attenzione sugli ingredienti che ci sono sull’etichetta. Questa informazione, insieme alle tecnologie, ci aiutano a limitare lo spreco alimentare portando in prima linea i prodotti con scadenza vicina. Per la scelta degli alimenti, preferiamo quelli di stagione e quelli che indicano il destino del packaging così da non ingolfare troppo la l’ambito dell’indifferenziata.

Si consiglia anche di procedere al condimento di alimenti freschi o crudi solo al momento di servirli. In questo modo, se non dovessero venire consumati al momento, potrebbero essere ripresi successivamente.

Dagli avanzi al cibo biologico: il decalogo continua

Particolare attenzione anche per gli avanzi del cibo. Questi, infatti, si possono benissimo riutilizzare nei giorni seguenti. Tale aspetto non solo ci permetterà di non fare la spesa ma anche di non cestinare il tutto. Gli avanzi, inoltre, possono essere congelati oppure possono essere consegnati agli ospiti una volta finito il tutto. Si possono creare letteralmente nuovi piatti tramite la frutta o verdura che si presenta matura. Si possono preparare piatti come zuppe, dolci e frullati.

Per evitare gli sprechi si può anche lavorare insieme alle associazioni presenti sul territorio. In sintesi, si può donare il cibo rimasto in eccesso alle varie onlus attive. Durante la selezione dei prodotti andiamo verso quelli biologici. Questi sono prodotti con meno consumo di energia, meno CO2 in atmosfera e meno fertilizzanti e fitosanitari di sintesi. Infine, nella raccolta dell’umido possiamo posizionare gli avanzi e gli shopper biodegradabili. Cosa che permetterà poi di trasformarli in compost. Quest’ultimo è il risultato della bio-ossidazione e umificazione di un misto di materie di natura organiche. Qui parliamo di scarti della cucina ma il compost si crea anche con rifiuti di giardinaggio, letame, residui di potatura.

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