Pensioni, la cifra minima sale a 600: ma non arriverà da gennaio

Il 2023 ci saranno molti cambiamenti per aiutare i cittadini italiani. Uno riguarderà le pensioni e la rispettiva cifra minima. Questa, però, non arriverà a gennaio. I dettagli.

I lavori nel nuovo esecutivo sono ancora in corso e riguardano tanti aspetti. Uno di questi, come spinto tanto in campagna elettorale da Forza Italia, riguarderà l’aumento delle pensioni minime. Attualmente la cifra è attorno ai 525 euro ma la volontà è quella di arrivare a 600 euro.

Pensioni minime
Fonte foto: Canva

Il tema delle pensioni, come abbiamo visto, è molto caro a Silvio Berlusconi e al suo partito. In campagna elettorale sono state tante le proposte in merito. Molti ricorderanno la promessa delle pensioni minime a 1.000 euro. Ma date le scarse risorse, più plausibile che il cambio sarà fino a 600 euro.

Come riporta il QuotidianoNazionale, Roberto Pella, relatore della manovra, ha sottolineato di come l’aumento a 600 euro delle pensioni per chi ha oltre 75 anni sia imprescindibile. Sembra, quindi, che tutto vada in questa direzione. Andiamo, quindi, a vedere quali saranno i cambiamenti in merito.

Pensioni minime a 600 euro: ecco quando arriverà

La Legge di Bilancio 2023 ha messo in campo per oltre 5 milioni di pensionati che ricevono il cedolino minimo, la rivalutazione annuale. Ci sarà una maggiorazione straordinaria, ma transitoria, dell’1,5% per il 2023 mentre per il 2024 si parlerà del 2,7%. Aumenti da non sottovalutare e che viaggiano in direzione di poter dare alle persone strumenti per lottare contro il caro energia.

Il primo passaggio è stato quello di portare le pensioni minime da 525 a 570 euro. Ma questo scenario cambierà ancora una volta dato che la richiesta di Forza Italia è stata accolta. Per tale ragione, ci sarà l’aumento a 600 euro. Una piccola vittoria da parte del partito di Berlusconi che ha voluto fortemente questo aumento.

L’idea del partito del centro destra, inoltre, è quello di vedere un altro aumento delle pensioni minime. Si paventa l’ipotesi di raggiungere quota 700 euro l’anno prossimo. Cifra, a dirla tutta, non raggiungibile dato che le risorse con cui lavorare sono poche mentre i problemi decisamente tanti.

Quando sarà disponibile l’aumento?

Per quanto riguarda le discussioni sugli aumenti straordinari, questi non saranno presenti sul primo cedolino dell’anno. Chi dovrà riceverlo, però, non dovrà allarmarsi dato che saranno erogati a seguito del conguaglio dall’INPS. Questo dovrebbe avvenire tra il mese di marzo e quello di aprile.

Il motivo di tale slittamento è semplice e riguarda il fatto che l’ente non ha potuto effettuare la dovuta elaborazione di questa novità. Quindi, dato questo piccolo imprevisto, si assisterà al tutto durante il conguaglio.

Berlusconi non si ferma qui, nuova proposta: cedolino a 1.000 euro?

Silvio Berlusconi, come dimostrato in campagna elettorale, spinge molto su questo tema. Cosa che ha portato la maggioranza a dibattere proprio su questa richiesta. Per questo motivo, sono tanti i pensionati che si chiedono se il cedolino minimo possa arrivare a 1.000 euro.

La risposta, però, non è positiva. Non ci sarà nessun aumento così forte nel 2023. La possibilità non è realizzabile perché le risorse sono davvero poche a confronto ai problemi. Lo stesso Ministero dell’Economia ha rappresentato un quadro complicato dove è difficile muoversi. Insomma, già il passaggio ai 600 euro sarebbe considerato un grande sacrificio.

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