Giorgia Meloni a Bruxelles: legge di bilancio, Ucraina, energia, migranti e Qatargate

Giorgia Meloni è volata a Bruxelles dove ha parlato di varie tematiche di rilevanza nazionale ed internazionale come la legge di Bilancio, la guerra in Ucraina, l’energia, migranti ed il caso Qatergate.

Giornate impegnative per la Presidente del Consiglio che sta aspettando la conferma per quanto riguarda la legge di Bilancio dopo le scintille alla Camera tra maggioranza ed opposizione. Uno scontro su alcuni temi che sicuro riprenderà nella giornata di giovedì prossimo, quando la premier tornerà a Roma dopo gli impegni europei.

meloni bruxelles
fonte foto: Ansa/Canva

È stata proprio la legge di Bilancio uno dei temi centrali discussi da Giorgia Meloni che ha partecipato, per la prima volta, al Consiglio Europeo. Una manovra che sta impegnando la maggioranza da settimane, soprattutto per quanto concerne la questione energetica ed una necessità di avere una riforma strutturale sul mercato elettrico.

La Presidente del Consiglio, inoltre, a margine del Consiglio Europeo si è lasciata andare anche a delle considerazioni sulla questione migranti, così come sul delicato caso Qatargate che sta facendo discutere tutto il mondo. Ha parlato anche delle posizioni dell’Italia per quanto riguarda la guerra in Ucraina.

Legge di Bilancio, risposte positive a Bruxelles

Il primo tema sul quale si è soffermata la Presidente del Consiglio durante la sua permanenza a Bruxelles riguarda proprio la legge di Bilancio 2023. La bozza è in Parlamento ed è in attesa di approvazione. In questi giorni si sta discutendo molto sulla manovra, dove la maggioranza si è vista contrastata su alcuni temi dall’opposizione che non condivide alcuni punti.

Tuttavia, la Meloni si è detta soddisfatta dal riscontro europeo che ha ottenuto proprio a margine del Consiglio a Bruxelles. La premier ha spiegato che l’Unione Europea ha risposto positivamente e sottolineando che è stata fatta una manovra serie. “Siamo fra quelli che hanno avuto un giudizio migliore”, ci ha tenuto a specificare. Un atteggiamento europeo che si augura possa far accelerare il Parlamento per l’approvazione.

Energia e Ucraina, Meloni si attende passi avanti dall’UE

Un altro tema molto caro alla maggioranza e alla premier è la questione energetica che è legata alla guerra in Ucraina. La Meloni ha detto che il dossier sull’energia deve essere di primo piano per quanto riguarda il Consiglio Europeo. Ha spiegato che si tratta di un tema molto più politico che tecnico.

Ha sottolineato che l’Italia farà la sua parte e confermerà il sostegno all’Ucraina in una guerra che ormai va avanti dallo scorso 24 febbraio. Tuttavia, si augura che il Consiglio possa dare delle risposte efficaci sul tema energetico e l’Italia è pronta a dare soluzioni. E si attende dei passi avanti dall’Unione Europea.

Migranti, la posizione dell’Italia

Un altro tema caro a Giorgia Meloni è quello legato ai migranti irregolari. Anche se non è in agenda nel Consiglio Europea, è innegabile come questo sia un argomento rilevante. Soprattutto per via delle tensioni che ci sono state di recente tra il nostro paese e la Francia.

Una discussione che vede la premier possibilista in un legame e cooperazione sul piano strutturale sia per quanto riguarda i paesi del Nord Africa e sia di tutti quelli che si affacciano sul mediterraneo. La Meloni ha sottolineato come l’Italia sia proiettata verso la dimensione mediterranea.

Qatargate, Meloni preoccupata e spinge sula fermezza

Tra i temi sui quali Giorgia Meloni si è soffermata a parlare a fronte della sua presenza a Bruxelles riguarda proprio quello del Qatergate, che sta sconvolgendo l’Europa intera dopo l’inchiesta belga venuta fuori di recente su Francesco Giorgi e l’eurodeputata greca Eva Kaili. La premier si è lasciata andare ad una riflessione dove non si è detta preoccupata per quanto accaduto.

“Le notizie che escono raccontano qualcosa che non avremmo mai immaginato”, ha detto la premier a favore di telecamere. Per poi aggiungere che, davanti a questa situazione è importante la reazione che deve essere ferma e decisa dell’Unione, visto che altrimenti ne verrebbe meno la credibilità delle nazioni. “Chiederemo che sia fatta piena luce su quello che sta accadendo, i contorni sono abbastanza devastanti”, ha concluso.

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