Bonus cultura, come cambierà nel 2023? Le modifiche passano dall’ISEE

Il bonus cultura è stata una delle misure più apprezzate. Queste ha agevolato alcune spese a tanti studenti. Ora, pare, che dal 2023 potrebbe essere modificato. Vediamo in quali termini.

Sono tante le misure che i governi, nel corso del tempo, mettono in campo. Tra quelle più apprezzate, anche se ci ha messo un po’ a carburare, troviamo sicuramente il bonus cultura. Inizialmente, l’approccio è stato freddo ma quando si è capito cosa poter fare con questo incentivo, tutto è cambiato.

Bonus cultura
Fonte foto: Canva

Il bonus cultura, oggi, è una realtà consolidata per tutti tranne che per il nuovo governo. Qualche giorno fa, a tal proposito, si è paventata l’ipotesi di cancellare tale beneficio. Cosa che ha portato reazioni furiose di chi raggiungerà la maggiore età nel 2023. Dalle reazioni, l’esecutivo pare aver corretto il tiro. Infatti, ora, si parla di alcune modifiche che potrebbero vedere in atto il modello ISEE.

La cultura, anche se non sempre è palese, è un aspetto importante e il bonus poteva servire anche per l’acquisto dei libri che hanno costi non proprio bassi. Per tale ragione, la prima posizione del governo Meloni ha sorpreso tutti. Il ministro Sangiuliano, però, ha sottolineato di come l’esecutivo non abbia intenzione di cancellare la 18App. La loro intenzione è di apporre delle correzioni. Così da dirottare le risorse alle categorie considerate “produttive”. Con un incontro tra i lavoratori e il ministro della cultura programma per l’inizio del prossimo anno.

Come cambierà il bonus cultura nel 2013?

La volontà appare chiara e parla di modifiche anche profonde, cosa che ha portato l’opposizione a non essere d’accordo. La revisione, però, potrebbe avvenire dato che nella maggioranza riscuote un certo consenso tale idea. La modifica riguarda il fatto di spostare la misura soprattutto alle fasce di reddito basse. Anche se, ed è giusto sottolinearlo, questo bonus ha portato nuovamente i giovani a leggere libri.

Vero che i giovani rientrano nel discorso dell’assegno unico, ma questo viene percepito dalle famiglie. Mettere in campo una misura che si lega solo al reddito porta ad una sorta di limitazione nei confronti dei giovani che ricevono questo incentivo. Quindi, la nuova carta cultura non riguarderebbe chi compie 18 anni perché non tutti i 18enni lo potrebbero accogliere.

Carta cultura non per tutti, scatta l’opzione ISEE: fasce disponibili?

Dobbiamo precisare che, al momento, tutto è nel campo delle ipotesi. Molti, tra politici e ragazzi, non vogliono che questa misura sia modifica. Per molti va bene così anche se, a livello di contenuti, per molti qualcosa è migliorabile. Di certo, non la sua modalità di accesso e fruizione.

Come detto, però, l’idea è quella di legare il bonus all’attestazione ISEE. Quindi, sarà possibile ricevere il bonus cultura solo per chi fa parte di una famiglia con un reddito medio-basso. Negli anni passati, si è ipotizzato una misura di 25.000 euro annui mentre per il 2023 non si conosce ancora il limite.

Attualmente, dunque, si conosce solo che l’accesso alla carta cultura sarà limitata e che solo alcuni ragazzi potranno beneficiarne. Da come abbiamo detto, però, tutto è ancora nel campo delle ipotesi. La certezza è che per il centrodestra, questa misura va riformata. Vedremo, dunque, in che modo cambiare questa il bonus cultura cambierà.

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