Benzina, è allarme: niente rifornimento per 3 giorni, i motivi e le date da segnare

L’inizio di dicembre ha dato vita ad un altro e serio problema: quello della benzina. In risposta agli aumenti, ci saranno 3 giorni neri per gli automobilisti. Vediamo i motivi della dura risposta e quali sono le date a cui stare attenti.

Con l’ingresso di dicembre, i prezzi del carburante hanno subito un altro rialzo. Questo è stato innescato dalla riduzione del taglio sulle accise. In questo momento, non ci sono solo cattive notizie per gli automobilisti ma anche delle positive.

Benzina
Fonte foto: Canva

Il 2022 è stato anche l’anno degli aumenti dei prezzi della benzina. Sono stati tantissime le polemiche segnate da questi rialzi. In alcune zone italiane, infatti, i prezzi hanno segnato cifre storiche e che hanno causato ancora più problemi. La situazione odierna è leggermente cambiata anche se con l’inizio di dicembre si sono avuti altri rialzi.

A peggiorare la situazione per tanti automobilisti sarà uno sciopero che è stato annunciato nei giorni scorsi. 3 giorni in cui non sarà possibile fare rifornimento. Una decisione presa a seguito di un nodo che è rimasto in sospeso dal 7 agosto 2022: quello che riguarda le concessioni autostradali. Lo sciopero è stato proclamato da Faib, Fegica ed Anisa.

Benzina, sciopero di 3 giorni: problema concessioni autostradali

Dal 7 agosto 2020 sono rimaste in sospeso le concessioni autostradali. La data ha segnato la scadenza di queste e, causa pandemia, non sono state rinnovate. Cosa che ha portato una certa paralisi alle assegnazioni. Lo scorso 31 ottobre, sarebbero dovute uscire nuove regole ma ciò non è avvenuta. Le associazioni, quindi, hanno alzato la voce dato che loro nella bozza di governo non sono presenti.

Per tale ragione hanno divulgato un serio sciopero che riguarderà le arre di servizio autostradali. Questa resteranno chiuse per sciopero dalle ore 22 del 13 dicembre 2022 fino a venerdì 16 dicembre sempre lo stesso orario. Lo sciopero non riguarderà le aree che si legano alla ristorazione. In Italia ce ne sono circa 130. Queste, dunque, rimarranno aperte. Tra il 13 e il 16 dicembre, dunque, bisogna fare attenzione all’indicatore della benzina.

Come riportato da Quifinanza, Lucchesi ha spiegato la gravità della situazione. A questo scenario si aggiungono anche il problema delle bollette. Rimanere aperti tutto il giorno porta ad un costo della bolletta molto alto. Il presidente Faib autostrade ha svelato che si è passati da 2.200 euro ai quasi 9.000 euro. Nonostante gli aiuti del governo, questi non hanno pareggiato le perdite. Altro aspetto è quello della transizione elettrica. La loro richiesta è quella di diventare gestori della mobilità. Cosa che permetterebbe di erogare non solo benzina e GPL ma anche elettricità.

Non solo cattive notizie, prezzi in discesa per il carburante

L’8 dicembre si sono segnalati nuovi tagli su benzina e diesel. Come riportato da Quifinanza, nei distributori Eni c’è stato un -3 centesimi, IP con 1,5 centesimi e Q8 con -2 centesimi. I dati dell’Osservaprezzi del Mimit ha portato alla luce he il prezzo medio nazionale del servizio self ha raggiunto 1,722 euro al litro. Per quanto riguarda la modalità servito si è arrivati ad un prezzo medio della benzina di 1,870 euro al litro. La media del diesel, invece, è di 1,942 euro al litro. Mentre il GPL ha segnalato un prezzo che va da 0,776 a 0,793 euro al litro.

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