Lutto sport, addio a Nick Bollettieri: l’omaggio dei suoi giocatori

Lo sport in generale e il tennis in particolare sono stati raggiunti dalla notizia della scomparsa di Nick Bollettieri. La notizia ha portato tanti omaggi per l’allenatore.

Ogni sport ha dentro di se tantissimi protagonisti. Non ci sono solo gli sportivi in prima linea ma anche chi li prepara. Molto, infatti, passa dagli allenatori che possono dare una sicura svolta alla vita sportiva dell’atleta. Così come è stato per tanti tennisti allenati da Nick Bollettieri.

Lutto Nick Bollettieri
Fonte foto: Ansa/ Adobe Stock

La notizia della morte di Nick Bollettieri ha fatto sicuramente il giro del mondo. L’allenatore di tennis si è spento all’età di 91 anni. Tantissime sono state le lacrime alla notizia. Nella sua vita ha formato e scoperto tanti talenti come Andre Agassi, Maria Sharapova, le sorelle Williams e tanti altri ancora.

Tutto è partito dal 1978 dove, in Florida, diede vita alla Nick Bollettieri Academy. Un luogo che permise a tantissimi sportivi di prendere il volo verso un’importante carriera. In tutta la sua storia sportiva ha avuto sempre un grande fiuto per il talento. Tra i talent scout di assoluto livello, Nicholas James Bollettieri si attesta tra i primi posti. I tanti omaggi dai suoi ex genitori dimostra quanto bene abbia fatto nel corso degli anni.

Tennis in lutto, morto Nick Bollettieri: l’ultimo saluto dai suoi ex giocatori

Quanto fatto da Nick Bollettieri è stato davvero molto importante. La cosa è ampiamente dimostrata dai tanti saluti che ex giocatori hanno voluto dare. Tra questi troviamo il tributo molto intenso di Tommy Haas, ex numero due al mondo. Nel posto, Haas ha scritto di come Bollettieri fosse un sognatore e un pioniere. Molti lo hanno definito come una personalità che ha portato il tennis ad un livello successivo. In sostanza, era davvero unico.

Ad aggiungersi a Tommy Haas anche Sabine Lisicki, finalista a Wimbledon nel 2013. La tennista ha anche lei sottolineato lo sviluppo di questo sport grazie all’allenatore. Lo ringrazia perché Bollettieri ha dato ai bambini un luogo dove praticare il tennis e avere dei sogni: uno su tutti che quello sport diventasse il loro lavoro.

Quando Maria Sharapova arrivò in America, il padre si rivolse immediatamente alla sua accademia. All’inizio era troppo giovane per entrare ma alla fine iniziò la sua carriera in quella che, secondo quanto riportato dalla Bbc, il padre della sportiva russa definì come “prigione del tennis”. In questo caso, l’accezione è assolutamente positiva. La definizione è stata data perché si faceva tanta pratica e ripetizioni. Solo così potevano nascere campioni e campionesse come Maria Sharapova.

La storia del tennis e Nick Bollettieri: tanta pratica e risultati

Anche lo stesso Andre Agassi, tramite la sua biografia, definì i metodi dell’accademia molto duri. La collaborazione, però, è resistita. Gli appassionati ricorderanno Bollettieri come allenatore del tennista a Wimbledon 1992. Celebre l’immagine con l’allenatore in lacrime dopo la prima vittoria di Agassi in un Grande Slam.

Non solo grandi atleti americani nella sua Academy ma anche due sportivi italiani. Stiamo parlando di Raffaele Reggi e Sara Errani. Entrambi sono firme importanti per il nostro Paese. Loro hanno raggiunto risultati molto importanti anche per l’educazione avuta nell’Academy dell’allenatore.

Nick Bollettieri non è mai stato un grande tennista ma ha saputo dare futuro a tanti talenti di questo sport. Come abbiamo visto, la commozione di molti ex giocatori è ancora oggi presente e questo è una aspetto fondamentale nella comprensione della figura dell’allenatore nato a Pelham il 1931.

Tommy Haas e Nick Bollettieri
Fonte foto: Canva
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