Novità per le Partite Iva dal 2023: chi ne beneficia?

La nuova legge di Bilancio firmata ed approvata dal governo Meloni ha effettuato delle modifiche per quanto riguarda le Partite Iva dal 2023: ecco come funziona la nuova flat tax e chi ne può beneficiare.

L’esecutivo di centrodestra sta apportando una serie di modifiche per quanto riguarda l’inizio del nuovo anno. Queste riguardano un po’ tutti i settori, compreso anche quello dei professionisti autonomi che hanno Partita Iva. La nuova legge di Bilancio, infatti, ha apportato alcune novità per quanto riguarda la flat tax.

partite iva
fonte foto: Canva

In queste settimane si sta parlando tanto di Legge di Bilancio 2023 e delle regole che stanno cambiamento dietro la decisione del Consiglio dei Ministri a guida Giorgia Meloni. Delle modifiche che stanno coinvolgendo un po’ tutti i settori, anche se non mancano discussioni e dibattiti sui vari temi, soprattutto derivanti dall’opposizione.

Uno di questi cambiamenti più evidenti dell’esecutivo di centrodestra riguarda le Partite Iva che sono con il regime forfettario. In pratica, sono state cambiate le regole che sono tutt’ora vigenti sulla flat tax e che saranno stravolte con l’arrivo del nuovo anno. Andiamo a conoscere quali sono le modifiche decise e chi può beneficiare delle novità.

Che cos’è la Flat Tax?

Prima di andare nel merito della legge di Bilancio, andiamo a conoscere di che cosa si tratta la flat tax. Praticamente si chiama ‘tassa piatta’ ed è un sistema di imposizione fiscale non progressivo e che si basa su una aliquota fissa, la netto ovviamente di deduzioni o detrazioni. In maniera generale, possiamo dire che si riferisce alle imposte sul reddito familiare o sui redditi d’impresa.

Il principio baso di questa ‘tassa piatta’ è che si prevede una imposizione fiscale che è uguale per tutti i soggetti al di là dei redditi percepiti. Tale sistema fiscale ‘italianizzato’, però, si distingue da quello puro. In quest’ultimo caso, viene stabilita una aliquota piatta per alcuni gruppi di lavoratori, ma che rientrino in determinate soglie reddituali.

Partite Iva 2023: le novità della flat tax

La bozza preliminare della legge di Bilancio 2023 è stata inviata alle Camere il 29 novembre per l’approvazione definitiva. In questa c’è una sorta di restyling per quanto riguarda la flat tax. La presidente Meloni ha spiegato che, all’interno della legge, sono previste alcune novità per coloro che hanno Partita Iva e sono con il regime forfettario, ma non solo. Andiamo a conoscerle.

  • È prevista l’estensione dell’aliquota agevolata del 15% a coloro che hanno redditi fino a 85mila euro. Fino a questo momento il tetto era previsto per coloro che arrivavano a 65mila euro annui. La flat tax si applica fino a redditi che arrivano a 100mila euro.
  • Prevista anche l’introduzione della flat tax incrementale agli autonomi non forfettari e imprese. In pratica è la tassa agevolata al 15% per gli incrementi di utile, con una franchigia del 5% e fino a 40mila euro, rispetto agli utili maggiori registrati nei tre anni precedenti.
  • Introdotta anche la riduzione dal 10% al 5% dell’imposta sostitutiva sui premi di produzione fino a 3mila euro che sono a vantaggio dei dipendenti.

Partite Iva regimi forfettari 2023: quante tasse pagano?

I regimi forfettari beneficiano di una aliquota di tassazione fissa su compensi e ricavi, la classica flat tax. Fino al 2022 era di un massimo di 65mila euro, mentre dal prossimo anno, in caso in cui la legge di Bilancio dovesse essere approvata, si parla di un massimo di 85mila euro, come si legge su Money.it.

Detto ciò, la tassa è fissa al 5% per le nuove Partite Iva e per le start up. Mentre è al 15% per tutte le altre Partite Iva. Per calcolare quante tasse bisogna pagare allo stato il calcolo è semplice e breve. Basta moltiplicare l’importo del fatturato per l’aliquota fiscale del 5% o 15%, in seguito moltiplicare per il coefficiente di redditività.

Impostazioni privacy